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Varsavia: Museo dell'insurrezione

 

Prigione di Pawiak

Costruita negli anni trenta del XIX secolo, durante l'occupazione russa della Polonia, diventò durante la seconda guerra mondiale la prigione della Gestapo in cui vennero detenuti, torturati e uccisi tanti prigionieri politici polacchi e membri della resistenza. Attraverso Pawiak sono passati circa 100.000 prigionieri, dei quali circa 40.000 sono stati uccisi. Gli edifici carcerari vennero fatti saltare dai tedeschi durante la rivolta di Varsavia nell'agosto del 1944. Ora Pawiak è un luogo della memoria, con un’esposizione museale che esercita una forte impressione sui visitatori. La mostra, che illustra il terrore dell’occupazione e commemora i prigionieri polacchi di Pawiak è stata creata in scantinati sopravvissuti alla distruzione. La mostra si trova nelle immediate vicinanze del Monumento degli Eroi del Ghetto e la sua visita  può essere ben collegata con una visita al Percorso della Memoria, del martirio e della rivolta degli ebrei.

 

Museo dell'insurrezione di Varsavia

Nell'agosto 1944 scoppiò a Varsavia una rivolta organizzata dalla struttura clandestina del movimento di resistenza. L'insurrezione aveva come scopo la liberazione della città prima che la occupassero i soldati dell'Armata Rossa e vi stabilissero un governo comunista, sottomettendo quindi la Polonia all'Unione Sovietica. La rivolta durò più di due mesi e si concluse con una sconfitta. Questa è stata la più grande catastrofe nella storia di Varsavia. Vennero uccisi circa 200.000 abitanti, 600.000 furono deportati tra i quali 150.000 mila nei campi di concentramento tedeschi e al lavoro forzato. Come conseguenza della distruzione pianificata della città da parte dei tedeschi, dopo la rivolta gli edifici della capitale vennero distrutti per l’84%. Si conta che tra le rovine di Varsavia - che prima della guerra contava circa 1 milione e mezzo di residenti – siano allora rimasti solo 1.000 abitanti. La città praticamente non esisteva più. A tali eventi è dedicata una commovente mostra multimediale del Museo dell'Insurrezione di Varsavia, che è attualmente il museo più visitato della capitale. La mostra presenta, con un moderno allestimento, la storia della rivolta di Varsavia, iniziando dall'invasione tedesca e sovietica nel 1939, attraverso l'occupazione, la preparazione e lo scoppio dell’insurrezione, la situazione nel contesto internazionale nel 1944, la creazione dell’illegale governo comunista subordinato all'Unione Sovietica, fino alla persecuzione della gente coinvolta nella rivolta di Varsavia nel dopoguerra, nella Polonia comunista.